Comfort Zone Shake-Up wrapped 2019

Si dice spesso che la musica sia la colonna sonora della nostra vita. Usiamo la musica per affrontare le nostre giornate, per guarire le nostre ferite, e per crescere. Usiamo la musica per capire cosa proviamo e per esprimere le nostre emozioni. La musica non affianca solo il nostro presente, ma fissa nella nostra memoria anche il passato. Basta ascoltare le note di una canzone per essere catapultati indietro anche di molti anni.

Spotify wrapped 2019

All’inizio di questo mese, Spotify – il servizio di streaming musicale svedese – ha pubblicato wrapped. Un progetto e una campagna di comunicazione basati sull’opportunità data ai suoi utenti di avere accesso alle principali statistiche personalizzate della propria attività sulla piattaforma.

Con la promessa rivivi e scopri gli artisti, la musica e i podcast che hai amato di più, Spotify mostra il nostro personale anno di ascolto fornendo una panoramica macro che combina 365 sessioni giornaliere di micro ascolto. Il progetto wrapped è l’occasione perfetta per riflettere sul nostro anno musicale e non solo.

In questo ultimo articolo dell’anno, userò proprio il mio Spotify 2019 wrapped come linea guida per riassumere l’attività a cui ho dedicato tanta passione nel corso del 2019: il mio progetto personale, Comfort Zone Shake-Up. Consideratelo un modo per dire grazie a tutti quelli che lo hanno supportato.

Il mio Spotify e Comfort Zone Shake-Up wrapped 2019

La mia colonna sonora del 2019 non è cambiata con il cambiare delle stagioni. L’artista in assoluto più ascoltato – in questo caso una band – sono stati i Queen che mi hanno accompagnata praticamente tutto l’anno. Sono quasi sicura che sia stato un effetto dell’uscita del film che mi ha letteralmente catturata: Bohemian Rhapsody.

C’è una canzone che mi ha aiutata a superare momenti difficili e che sono sicura continuerà a farlo anche in futuro. Non mi sorprende che sia la più ascoltata anche su Spotify. Si tratta di Don’t Stop Me Now che ha il potere di farmi andare avanti ogni volta che il gioco si fa duro e ogni volta che mi sento Under Pressure – altro cardine delle mie giornate. E voi? Avete una canzone che vi fa lo stesso effetto?

Il mio progetto del 2019 non è cambiato con il cambiare delle stagioni. Ci sono stati alti e bassi – come in ogni progetto in fase di start-up – quando la passione è l’elemento principale, le idee sono milioni e non c’è mai abbastanza tempo.

In un progetto editoriale come Comfort Zone Shake-Up la qualità dei contenuti è fondamentale, così come lo è la costanza, di creazione e di dialogo con chi segue le mie avventure. Guardo indietro con la soddisfazione di chi scorge un piccolo miglioramento rispetto all’anno passato ma anche di chi ha consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare. Grazie ancora per esserci!

Tra i miei artisti del 2019 sono ci sono solo i Queen. C’è una conferma – e parlo di Jovanotti ovviamente – da sempre il mio cantante preferito. C’è Lady Gaga che da qualche anno considero la mia artista femminile preferita. C’è poi Vasco Rossi: una sorpresa. L’evidenza del potere dei numeri verso la nostra percezione che a volte può trarci in inganno. Se me lo aveste chiesto non avrei mai detto di averlo ascoltato così tanto. C’è infine Bradley Cooper e l’effetto dell’uscita di un altro film pazzesco: A Star is Born.

Tra i miei articoli del 2019 ce ne sono alcuni a cui tengo moltissimo come quelli legati alla gestione del tempo, al potere delle mentalità (mindset), alla relazione tra tecnologia e umanità, ai cambiamenti climatici e alle emozioni.

Trovo un legame stretto tra Comfort Zone Shake-Up e Spotify wrapped anche quando i numeri contribuiscono a definirmi una cittadina del mondo per aver ascoltato artisti da 27 paesi diversi e genre-fluid spaziando e apprezzando diversi generi musicali.

Il 2019 è stato anche l’anno dei podcast. L’anno in cui ho scoperto e ascoltato diverse series. L’anno in cui sono diventati un ulteriore mezzo per conoscere ed imparare. Un mezzo che si è affiancato a libri, giornali, riviste, canzoni, film, esperienze. Business (per deformazione professionale), scienza ed educazione sono i miei tre generi preferiti.

Il 2019 è stato anche l’anno in cui per la prima volta sono stata ospite di un episodio della serie di podcast della mia amica Susanne Muller, Take it from the Iron Woman!

Il 2019 è stato l’anno in cui ho maturato l’idea di aggiungere una serie di podcast anche a Comfort Zone Shake-Up. Preparatevi che presto ci saranno delle novità su questo fronte!

Un decennio wrapped

La fine del 2019 segna un passaggio importante: un cambio di decennio e l’inizio dei 20’s. Se si è stati utenti della piattaforma Spotify fin dai primi anni, wrapped si estende all’intero decennio. Nel mio caso, ho solo tre anni di dati. Mi sono comunque divertita ad osservare la mia evoluzione e a riflettere su un altro concetto: quello di espansione.

Un’idea che rappresenta l’essenza stessa di Comfort Zone Shake-Up: perché focalizzarsi solamente sull’opzione di saltare fuori dalla propria Zona di Comfort quando possiamo impegnarci ogni giorno semplicemente per espanderla?

Strizzando un occhio ai dati e pensando di fare un parallelo tra il mio comportamento su Spotify e nella mia vita di tutti i giorni, posso dire che anno dopo anno sono stata in grado di espandere non solo le mie ore di ascolto su Spotify ma anche qualche mia Zona di Comfort (di strada da fare ce n’è!).

Guardare indietro al decennio appena concluso ci dà la grande opportunità di riflettere sulla nostra vita, i nostri successi, i nostri fallimenti e le nostre sfide. Ci permette di capire e apprezzare la nostra resilienza e la fortuna che abbiamo di avere una vita tutta da vivere.

È il momento di affacciarsi al nuovo decennio con curiosità, apertura mentale, atteggiamento positivo, creatività e una mentalità votata alla crescita. Abbiamo il potere di fare shake-up, di espandere le nostre zone di comfort ed essere la migliore espressione di noi stessi.

Diamo forma al nostro prossimo decennio. Buon inizio!