La relazione tra tecnologia e umanità: prospettiva

Ispirazione

Avete mai riflettuto sulla relazione tra tecnologia e umanità e sull’impatto nella nostra vita?

Sembra una domanda sui massimi sistemi da parcheggiare da qualche parte in attesa di chissà quale migliore occasione per affrontarla. In realtà la relazione tra tecnologia e umanità ci riguarda da vicino. Siamo noi – tutti noi, nessuno escluso – ad avere la possibilità di prendere parte attiva nel modo in cui interpretiamo ed evolviamo questo rapporto. Lo facciamo ogni giorno con le nostre scelte.

Mi trovo ormai da qualche anno ad affrontante un affascinante percorso. Una sorta di viaggio metaforico fatto di esperienze personali e professionali, incontri e contaminazioni con culture dai tratti diversissimi dalla mia, dove considerazioni sul ruolo della tecnologia e su quello del futuro dell’umanità si intrecciano, si fondono e animano le mie riflessioni.

La convergenza di tutto questo, qualche fortuito incontro professionale e chi lo sa magari i quarant’anni, hanno scatenato il mio interesse per il tema della relazione tra tecnologia e umanità applicata al cambiamento e – non poteva essere altrimenti – all’espansione delle nostre varie zone di comfort.

La mia vita professionale mi ha portata a trasferirmi in America. Nonostante fosse un sogno a cui avevo lavorato sodo, iniziare una nuova vita personale e professionale all’estero non si è rivelato quel gioco da ragazzi che a volte viene descritto insieme alle mille luci di New York. Altro che stretch della mia comfort zone, ero a miglia e miglia (è proprio il caso di dirlo) di distanza, lontanissima.

Assimilare e gestire molteplici piccoli e grandi aspetti della mia vita personale e professionale senza sentire di avere un’adeguata preparazione è stata la regola – almeno per qualche anno.

Curiosità e passione si sa possono venire in nostro soccorso.

La passione per il marketing mi ha fatto scoprire il mondo della tecnologia. Mi sono letteralmente lanciata nell’esplorazione dell’evoluzione dei consumer behaviors conseguenza dell’intersezione tra hardware, software, intelligenza artificiale e internet delle cose.

La curiosità alimentata dalle esperienze legate al trasferimento mi ha fatto scoprire una seconda passione: quella per lo studio e la scoperta di come “funzioniamo” di fronte al nuovo, di come affrontiamo, ognuno a suo modo il cambiamento.

Ecco perché Comfort Zone Shake-Up, una progetto che ha come missione quella di ispirare e motivare ad abbracciare il cambiamento con una mentalità votata alla crescita, non può non trattare tra i suoi argomenti proprio la relazione tra tecnologia e umanità.

Il cambiamento è inevitabile

Si, è proprio così. Non è una mia opinione, è una realtà, un fatto oggettivo che possiamo riconoscere o meno. Dal momento in cui facciamo il nostro ingresso in questo mondo al momento della nostra dipartita, noi cambiamo. Lo facciamo ogni giorno, impercettibilmente. E il mondo attorno a noi cambia costantemente.

A questo riguardo, c’è un video del World Economic Forum – la fondazione senza fini di lucro che organizza ogni inverno, presso la cittadina sciistica di Davos in Svizzera, un incontro tra esponenti di primo piano della politica e dell’economia internazionale con intellettuali e giornalisti selezionati, per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di ambiente – che mi ha particolarmente affascinata.

Con la sola potenza di immagini e suono il video cattura perfettamente con una prospettiva macro, i grandi cambiamenti in atto nel mondo tra i quali possiamo riconoscere quelli tecnologici e proprio la relazione di questi con l’umanità – con tutti noi.

La relazione tra tecnologia e umanità è un argomento così importante – fondante della nostra esistenza – e complesso, che è difficile identificare da dove partire nel trattarlo.

Il modo che ho scelto fa riferimento al concetto di prospettiva.

La prospettiva macro e quella micro

Il concetto di prospettiva non è nuovo. Il mio punto di vista sulla gestione del tempo contiene un riferimento proprio alla prospettiva da “usare” per fare shake-up del modo di guardare alla gestione del tempo. E parlando della relazione tra tecnologia e umanità è di nuovo top of mind.

Riflettere proprio sulle diverse prospettive da assumere nell’osservare qualsiasi fenomeno, attività o relazione può aiutarci a superare noi stessi e ad espandere le nostre varie zone di comfort.

D’altro canto come afferma William James il genio è colui che riesce a percepire le cose da prospettive non ordinarie e chi non considera se stesso un piccolo genio o un aspirante tale?

Genio a parte, un modo per illustrare cosa intendo per prospettiva è quello che passa attraverso le immagini e in particolare attraverso il concetto delle mappe di Google.

Di fronte alla sezione mappe di Google abbiamo la possibilità di fare zoom in and zoom out e cambiare letteralmente la prospettiva in cui osserviamo una certa area della terra. Possiamo muoverci praticamente istantaneamente da una prospettiva macro – ad esempio l’Italia – ad una prospettiva micro – ad esempio la via di casa nostra.

Non c’è alcun giudizio di valore tra il macro e il micro. Una prospettiva non è migliore o più importante dell’altra. Si tratta solamente di un diverso modo da cui guardare la stessa realtà.

Macro & Micro perspective

Tecnologia e umanità

Credo che il concetto di prospettiva definito strizzando l’occhio alle mappe di Google, possa essere utilizzato come punto di partenza per parlare della relazione tra tecnologia e umanità.

I grandi cambiamenti che come abbiamo visto nel video del World Economic Forum stanno avvenendo nel mondo – a livello macro – sono anche il risultato di ciò che avviene a livello micro nella nostra vita di ogni giorno.

È vero, ci sono sicuramente decisioni che passano sopra la nostra testa. Ma la vita di ognuno di noi, di tutti noi, è fatta anche di micro decisioni e micro comportamenti per i quali abbiamo una grossa responsabilità.

Le nostre azioni, le nostre non-azioni, i nostri comportamenti, ciò in cui crediamo, contano. E contano molto di più di quanto immaginiamo. Ogni situazione macro è la risultante della somma di tanti comportamenti micro. Piccoli contributi portano grandi cambiamenti.

È tempo di introdurre proprio la relazione tra tecnologia e umanità nella lista degli ingredienti del nostro shake-up e della nostra abilità di espandere le nostre varie zone di comfort.

La tecnologia è uno strumento. Come ogni strumento, va usata in modo cosciente e consapevole per migliorare la nostra vita.

Come singoli individui – a livello micro – abbiamo il grossissimo potere di essere parte attiva nel definire la nostra vita che si traduce – a livello macro – nella possibilità di avere un impatto nel mondo in cui viviamo.

I nostri comportamenti di ogni giorno, le piccole azioni quotidiane, il modo in cui usiamo la tecnologia che abbiamo a disposizione, contribuiscono non solo a dare forma alla nostra esistenza ma anche alla relazione tra tecnologia e umanità.

Penso sia importante partire da qui. Dalla responsabilità che come singoli abbiamo nel definire la nostra vita – la parte più umana – e la nostra relazione con la tecnologia.

Strizzando l’occhio questa volta al framework di Comfort Zone Shake-Up mi piace pensare di partire da noi stessi, espandere le nostre varie zone di comfort e trovare il nostro WOW proprio all’intersezione tra tecnologia e umanità.

Proviamo allora a guardare alla relazione tra tecnologia e umanità attraverso il concetto di prospettiva ricordando a livello micro ciò che zio Ben dice a Peter Parker da grandi potere nascono grandi responsabilità.

Photo by NASA on Unsplash

The relationship between technology & Humanity: perspective

Articoli recenti


Categorie


Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla newsletter

Articoli recenti:

Lascia un commento