I nostri figli saranno “figli delle stelle”?

Ispirazione

Quando lo shake-up passa dalla famiglia

Era il 1977 quando Alan Sorrenti lanciò Noi siamo i figli delle stelle, un brano entrato nella storia della musica leggera italiana che definì meravigliosamente la caratteristica di ogni nuova generazione di figli che si succede a quella dei genitori, secondo natura.

Noi siamo figli delle stelle
Figli della notte che ci gira intorno
Noi siamo figli delle stelle
Non ci fermeremo mai per niente al mondo
Noi siamo figli delle stelle
Senza storia senza età, eroi di un sogno
Noi stanotte figli delle stelle
Ci incontriamo per poi perderci nel tempo

Sin dalla notte dei tempi, i figli sono destinati a volare in alto, ben oltre l’orizzonte di coloro che li hanno generati e che hanno il dovere di formarli. In un mondo che sta cambiando molto più velocemente rispetto alla nostra capacità di adattarci ad esso, quali domande dobbiamo e possiamo porci quando si parla della loro educazione?

Un’altra questione di zona di comfort

Anche questo è uno dei temi legati all’espansione della nostra visione della vita (e della nostra zona di comfort). I pregiudizi con cui molti di noi con buona probabilità sono cresciuti, non appartengono necessariamente al mondo dei giovani. I ragazzi condizionati da un’educazione ancorata a certe convinzioni obsolete, si troveranno a dover affrontare e colmare un enorme gap rispetto a quelli capaci di accogliere i cambiamenti con maggiore naturalezza.

L’umanità va avanti e per quanto ondate di riformismo sociale cerchino di impedirlo, le società cambiano e lo fanno comunque. Quello che ieri appariva sconveniente o inopportuno, diventa accettabile e desiderabile.

La rigida distinzione tra il mondo maschile e quello femminile ad esempio, ha creato una sorta di compartimenti stagni, in virtù dei quali alle femmine spetterebbe il colore rosa, le bambole e il gioco del cucito mentre ai maschi il colore azzurro, il costume da Superman e la pistola giocattolo. Far crescere i nostri figli con schemi di questo tipo significa renderli incapaci di vivere pienamente il loro tempo.

Mentre i valori morali di fondo, quali il rispetto, l’onestà, la correttezza, la solidarietà, l’apertura agli altri, restano essenziali ed eterni e sono trasversali nella storia dell’uomo, non possiamo dire altrettanto del modo di vedere e classificare il mondo intorno a noi.

Il mondo intorno a noi cambia, evolve e lo fa ad una velocità e con una portata mai viste prima. Ad ogni ragazzo spetta il diritto e il dovere sociale di vivere nel proprio tempo. Ad ogni genitore spetta la responsabilità di consentirglielo, di dotarlo degli strumenti giusti. Impresa non certo semplice e terreno perfetto per uno shake-up.

Un’altra esigenza di fare shake-Up

Anche uno dei mestieri più antichi del mondo – quello del genitore – si trova oggi a fare i conti con una grossissima esigenza di fare shake-up. La mente emozionale – impulsiva, intuitiva, antica – e la mente razionale – colta, raffinata, giovane – sono chiamate ancora una volta a collaborare per una continua evoluzione anche in campo educativo. Uno dei territori da cui partire è proprio quello dei pregiudizi.

È sempre più importante porre l’attenzione e cercare di riconoscere i propri pregiudizi e l’impatto che questi hanno sul modo in cui leggiamo il mondo che cambia. La percezione di ciò che vediamo, delle esperienze che facciamo è molto personale e legata alla nostra cultura, alla nostra educazione alle esperienze che hanno contribuito a forgiare chi siamo e… ai nostri pregiudizi. Saperli analizzare e mettere in discussione perché il mondo cambia, avere quella apertura ad accogliere il nuovo, allenarsi ad abbracciare il cambiamento, può tornare molto utile.

Globalizzazione e rivoluzione tecnologica stanno ridisegnando i ruoli della donna e dell’uomo nel mondo. Lo smart working e il telelavoro, favoriscono la permanenza in casa di uomini e donne, favorendo nuovi criteri di ripartizione dei compiti familiari, meno rigidi, con padri abilitati a congedi per maternità e madri impegnate a lavorare talvolta in fasce orarie diverse da quelle richieste dall’età dei figli.

La responsabilità dei figli e della loro educazione è sempre più una responsabilità condivisa così come i loro ruoli, sempre più intercambiabili all’interno della società.

Uno shake-up dei nostri pregiudizi è doveroso, quanto e più di quello delle nostre abitudini. Non c’è possibilità di scelta per chi vuole che i propri figli siano felici e felici protagonisti del loro tempo, e non del proprio.

Alleniamoci a cambiare i filtri da cui osserviamo il mondo che ci circonda

Cosa fare per essere all’altezza di questo ruolo di educatori? Torna il tema della consapevolezza. Perché allora non iniziare da un’osservazione profonda e critica del modo in cui percepiamo i cambiamenti? Perché non provare ad identificare il pregiudizio che scatta anche inconsciamente? Perché non cimentarsi in un piccolo sforzo di comprensione? Perché non partire dalla famiglia?

La tradizionale famiglia patriarcale, quella che per secoli è stata il nucleo intorno al quale si andava costruendo la società, è definitivamente finita, sostituita da famiglie più isolate e da nuove forme di famiglia. Famiglie in cui può anche essere l’uomo a gestire casa e figli, o famiglie allargate, figli condivisi e precedenti coniugi o con due padri o due madri. Sono tutte espressioni dei molteplici cambiamenti che stanno attraversando la nostra storia contemporanea e il giudizio di valore sulla sequenza appena citata e lo stretch più o meno forte della zona di comfort di chi legge è pura evidenza del filtro in uso.

I figli delle stelle, quelli cui ogni genitore responsabile dovrebbe aspirare, per crescere compiutamente hanno bisogno soprattutto di una famiglia che comprenda i cambiamenti, che sappia accoglierli e rispettarli.

Perché l’errore più grande è chiedere ai figli di adeguare il loro futuro ai nostri modelli come se essi fossero cristallizzati, e non il contrario.

Photo by Heike Mintel on Unsplash

E tu? Hai mai riflettuto sul ruolo dei pregiudizi nella tua vita? Che ne pensi? Lascia un commento e racconta la tua storia!

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In un mondo che cambia con una velocità e una portata inimmaginabili, noi di Comfort Zone Shake-Up crediamo che sia necessario riprendere il controllo della propria vita e provare ad essere la migliore espressione di noi stessi.

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