Gestione del tempo: produttività, successo e cos’altro?

Ispirazione

Gestione del tempo: è solo una questione di produttività e successo o c’è qualcos’altro?

Quando vi ho proposto di parlare di “Gestione del tempo” ho scoperto che l’interesse per il concetto è direttamente proporzionale all’ammontare di informazioni presenti in rete: enorme. Ho anche scoperto però che l’argomento nella sua complessità è trattato quasi esclusivamente con un’unica narrativa, quella della produttività e del successo. Ma è davvero tutto qui? Come sempre condivido ciò che mi ha ispirata, che ho testato e che raccomando. Il resto è nelle vostre mani. 

  1. Gestione del tempo: produttività e successo
  2. Gestione del tempo: controllo e ozio creativo
  3. La cosa più importante da cui partire

1) Gestione del tempo: produttività e successo

Provate a digitare su Google “Gestione del tempo” o meglio ancora “Come gestire al meglio il nostro tempo” vi si aprirà un mondo. Io l’ho fatto in Italiano e in Inglese dopo avervi chiesto se il concetto della gestione del tempo avrebbe potuto interessarvi.

Domanda retorica, senza dubbio. Domanda che porta con sé risposte cariche di suggerimenti, consigli, regole e tecniche. Risposte, che tirano in ballo il management, le persone super produttive, quelle vincenti, quelle a cui tutti vorremmo somigliare.

Ed eccoci qui. Tutto molto bello. Tutto molto rilevante. Tutto abbastanza impegnativo da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni. Un po’ come saltare fuori dalla propria Zona di Comfort. Ogni tanto ce n’è bisogno – ogni tanto siamo costretti – ma a volte il rischio è quello di perdersi nei preparativi.

Comunque, se siete pronti a saltare, se siete pronti a sfidarvi perché è il momento giusto, vi consiglio di prendere qualche ispirazione qui:

Sono stata sempre affascinata dall’idea di ottimizzare, di investire al meglio il mio tempo e ho sempre sperimentato.

Mi ricordo ancora quando all’Università ho metaforicamente incontrato Henry Ford e il Taylorismo – la teoria riguardante il management esposta da Frederick Winslow Taylor nella sua monografia del 1911: “l’organizzazione scientifica del lavoro.”

Mi avevano talmente colpita che ho passato tutto un periodo a sperimentare la migliore tecnica per svuotare la lavastoviglie o apparecchiare la tavola. Solo in casa non vi dico quante possibili applicazioni avevo trovato per organizzare scientificamente i lavori 😉

Ho sempre considerato l’avere un metodo, una struttura, l’essere organizzati, come un grande valore e uno strumento a nostra disposizione da applicare in contesti anche molto diversi tra loro. Alcuni indubbiamente legati alla produttività e all’efficienza altri – ed è qui che credo sia opportuno fare un po’ di Shake-Up – legati alla nostra persona, alla nostra vita nelle sue più affascinanti e complesse sfumature.

Ecco allora che mi sono chiesta. È possibile cambiare la narrativa dietro il tradizionale modo di guardare alla gestione del tempo? È solo una questione di produttività e successo o c’è qual cosa d’altro?

2) Gestione del tempo: controllo e ozio creativo 

Butto forse il cuore oltre l’ostacolo e vi dico che la gestione del tempo non è solo una questione di produttività e successo.

È anche una questione di controllo e di ozio creativo.

Controllo

Laura Vanderkam nel suo TED Talk “How to gain control of your free time” (potete guardare il video con i sottotitoli in Italiano e trovate la traduzione della presentazione sul sito TED.com) propone una prospettiva molto interessante in tema di controllo.

 

“Non conduciamo la vita che vorremmo grazie al tempo risparmiato. Conduciamo la vita che vorremmo, e poi il tempo si risparmia da sé.”

“…Il tempo è molto flessibile. Non possiamo creare maggiore tempo, ma il tempo può dilatarsi per soddisfare ciò per cui decidiamo di impiegarlo.”

“…Il segreto per gestire il tempo è considerare le nostre priorità…è un linguaggio molto più accurato…l’uso di questo linguaggio ci ricorda che il tempo è una scelta.”

Il tempo è una scelta è forse l’affermazione più potente di tutto il suo intervento. Una vera fonte di ispirazione. Un mantra che dovremmo ripeterci continuamente.

Mi trovo molto d’accordo anche sul concetto di priorità.

Priorità da identificare in tre domini: carriera, relazioni, noi stessi. Prima di tutto dobbiamo capire quali sono le nostre priorità. Non quelle di qualcun altro ma proprio le nostre. Quelle a cui teniamo di più. Una breve lista, di due, tre elementi per categoria.

Priorità da inserire nel nostro piano. Non parliamo di piani del nuovo anno o di piani di medio/lungo periodo. Parliamo del piano della settimana successiva da preparare prima del suo inizio.

Laura suggerisce di lavorare alla lista delle priorità il venerdì. A me piace fare il punto della situazione la domenica prima di andare a letto. Se mai vi andrà di sperimentare questo metodo, cercate pure la vostra soluzione ideale, ma una cosa è certa: fatelo prima dell’inizio della settimana!

Può essere utile ripetere un secondo mantra: abbiamo tempo.

“Abbiamo tempo. Anche se siamo impegnati, c’è tempo per ciò che è importante. E quando ci concentriamo su ciò che conta, possiamo avere la vita che vogliamo nel tempo che possediamo.”

La gestione del tempo non è solo una questione di produttività e successo. È anche una questione di controllo (ora lo sappiamo) e di ozio creativo (vediamo di che si tratta).

Ozio Creativo

Torno per un momento alla mia organizzazione scientifica dei lavori domestici. La mia sperimentazione di allora ha avuto un’evoluzione quando mi sono imbattuta in Domenico De Masi il sociologo che ha elaborato il concetto di Ozio Creativo.

“Nella società post-industriale in cui la creatività predomina sulla manualità, i confini tra lavoro, studio e gioco si confondono. Questa fusione genera l’ozio creativo. Una situazione in cui si lavora senza accorgersi di farlo.

Il termine ozio non deve far pensare a una situazione di passività. Per gli antichi romani il termine “otium” non significava “dolce far niente”, bensì un tempo libero dagli impegni nel quale era possibile aprirsi alla dimensione creativa.

Nella società attuale la maggior parte dei lavori ripetitivi e noiosi è stata delegata alle macchine; all’uomo è rimasto il monopolio sulla creatività.” – Wikipedia

Ozio creativo: lavorare e divertirsi

Photo credit: sociologicamente.it

Il concetto è del 1995 quando non si parlava ancora di digital disruption e di quarta rivoluzione industriale, quando la dimensione e la velocità del mondo in cui vivevamo non erano nemmeno lontanamente paragonabili a quelle attuali.

Eppure l’unione delle tre dimensioni di quello che De Masi definisce Ozio Creativo – il lavoro con cui produciamo ricchezza, lo studio con cui produciamo sapere e il gioco con cui produciamo allegria – non può essere più rilevante e attuale oggi a oltre vent’anni di distanza.

Considero il concetto di Ozio Creativo una sintesi in grado di esprimere le affascinanti e complesse sfumature della nostra vita che completa una visione legata esclusivamente a produttività e successo.

Le tre dimensioni di De Masi – lavoro, studio, gioco – e le tre dimensioni di Laura Vanderkam che parla di carriera, relazioni, noi stessi, hanno un comune denominatore: suggeriscono di guardare al tempo e alla sua gestione da un punto di vista olistico non necessariamente legato solo a produttività e successo.

Quando si parla di gestione del tempo è ora di fare un po’ di Shake-Up – di ristrutturare – il nostro approccio. Produttività e successo? OK, ma espandiamo il concetto e pensiamo anche al controllo “Il tempo è una scelta / Abbiamo tempo” e all’Ozio Creativo “Lavoro, studio, gioco / Crescita personale.”

3) La cosa più importante da cui partire

Se siete arrivati a leggere fin qui vi sarete accorti che non ho (ancora) parlato di suggerimenti, regole e tecniche. E non intendo farlo, almeno non qui, almeno non ora.

Invece di preconfezionare una lunga lista di cose da fare, credo che la cosa più importante da cui partire sia solo una: riflettere. 

Io sono partita da proprio da qui, da una profonda riflessione e mi permetto il seguente suggerimento.

Prendetevi del tempo (tanto per rimanere in tema). Guardatevi e se serve riguardatevi il TED Talk. Leggete il libro di De Masi (lo so mi sto allargando con le richieste). Aggiungete altre ricerche.

Fermatevi a riflettere.

Riflettete sulla vostra vita.

Riflettete sulle vostre priorità.

Il come seguirà.

Photo by Houcine Ncib on Unsplash


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Commenti su Gestione del tempo: produttività, successo e cos’altro?

  1. Bel post Federica, io ho scoperto la gestione del tempo da un po’. La mia agenda ruota intorno a quello è usando la gestione del tempo insieme a ruota dell’influenza e mappa delle emozioni mi sono ritrovato con il tempo dilatato.

    1. Grazie Fabio! Molto interessante il tuo approccio, magari se ti va raccontiamo qui la tua storia 😉