Il potere della mentalità

Ispirazione

Come una semplice ma rivoluzionaria idea può aiutarci ad espandere la nostra Zona di Comfort

Cosa possiamo imparare da Carol S. Dweck sul potere della mentalità?

Iniziamo con un test molto semplice

Immaginate di trovarvi di fronte ad una nuova situazione. Può essere una qualsiasi situazione legata alla vostra sfera personale o professionale. Vi trovate a fronteggiare qualche cosa di sfidante – nuovo appunto – qualcosa per il quale non siete completamente preparati. Prendetevi qualche secondo e provate a ricostruire la scena. Se avete identificato la situazione che fa al caso vostro provate ora a cercare di dare una risposta alle seguenti domande:

  • Come vi sentite?
  • Come affrontate la difficoltà della situazione?
  • Come affrontate la sfida?

È da una situazione molto simile a quella che avete provato ad immaginare, in cui ad essere messi sotto osservazione erano dei bambini di 10 anni, che la psicologa americana Carol S. Dweck, PhD ha avuto l’intuizione che dopo anni di ricerche l’ha portata ad identificare e descrivere due fondamentali tipi di mentalità. Le sue scoperte sono riassunte in un libro la cui versione italiana è intitolata “Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo.”

Ecco come Carol S. Dweck descrive le sue osservazioni da un passo del suo Ted Talk “La forza di credere nel poter migliorare”

“Volevo vedere come i ragazzi affrontassero le sfide e le difficoltà. Così ho dato a dei bambini di 10 anni problemi un po’ troppo difficili per loro. Alcuni di loro hanno reagito in un modo sorprendentemente positivo. Dicevano cose del tipo, “Adoro le sfide” o “Sai, speravo che fosse informativo.” Hanno capito che le loro capacità potevano essere sviluppate. Avevano quello che io chiamo una mentalità di crescita. Ma altri studenti l’hanno percepito come tragico, catastrofico. Secondo il loro punto di vista più fisso, la loro intelligenza veniva giudicata e hanno fallito. Invece di crogiolarsi nel potere dell’eppure, si aggrappavano alla tirannia dell’ora.”

Quando ho iniziato il mio viaggio alla ricerca di una risposta alla domanda “è possibile allenarsi a cambiare?” non conoscevo Carol S. Dweck e non sapevo nulla del suo approccio.

Poi un giorno un po’ per caso mi sono imbattuta nel suo Ted Talk che mi ha portata a scoprire il suo talks at Google “The power of Mindset” che mi ha portata a leggere “Mindset: The New Psychology of Success” nella sua versione in Inglese.

Mi si è letteralmente accesa una lampadina, è stato un game changer come dicono qui in America, una di quelle cose che contribuiscono a cambiare il tuo approccio alla vita.

La forza di credere nel poter migliorare

La forza di credere nel poter migliorare è un concetto al contempo semplice e rivoluzionario. Ciò che ne consegue è che il successo, inteso in senso molto ampio e in qualsiasi impresa – scuola, lavoro, sport, arte – quello che nel framework di Comfort Zone Shake-Up chiamo il nostro WOW, può essere influenzato da come noi consideriamo i nostri talenti e le nostre abilità.

Questa idea è supportata da decenni di ricerche condotte dalla psicologa della Stanford University, che parla del potere della mentalità.

La sua ricerca indica che ci sono due tipi di persone:

  1. Persone con una mentalità fissa o statica
  2. Persone con una mentalità di crescita o dinamica

Le persone con una fixed mindset credono che le loro abilità siano fisse. Le persone con una growth mindset credono che le loro abilità possano essere sviluppate. Una mentalità fissa può essere limitante, una mentalità di crescita può essere liberatoria.

Ciò che siamo e quello che otteniamo non è solo frutto delle nostre abilità innate, ma soprattutto del modo in cui ci approcciamo ai nostri obiettivi. L’intelligenza, le qualità e le attitudini di base, i punti di debolezza, gli interessi e la stessa forma mentis con cui vediamo noi e il mondo non sono infatti da considerare come elementi ereditari e immutabili, ma possono essere modificati col tempo e con l’impegno. Il nostro sviluppo, il modo in cui interpretiamo le difficoltà e il modo per realizzare al meglio il nostro potenziale sono frutto di un impegno deliberato. Si tratta di modificare la nostra forma mentis da statica a dinamica, ovvero di considerare che le capacità si possono acquisire e sviluppare lungo tutta la nostra vita fino a raggiungere traguardi inaspettati.

Mindset e Comfort Zone Shake-Up

Per provare ad allenarsi a cambiare, per provare ad essere più preparati a cambiare mi avete sentito ormai spesso parlare del framework di Comfort Zone Shake-Up. Vi ho parlato degli ingredienti (come dimenticare il milk-shake), di COME fare e di COSA fare. Con questo articolo entriamo di diritto nel COME fare shake-up della nostra Comfort Zone. Il come rappresenta infatti un po’ il gettare le basi creando la giusta mentalità. Espandere – non saltare fuori – la nostra Comfort Zone significa:

  1. Partire da noi stessi
  2. Conoscere le nostre varie Zone di Comfort
  3. Trovare il nostro WOW

Riflettere ed imparare a riconoscere il nostro modo di pensare è un fondamentale passaggio nella scoperta di noi stessi e delle nostre varie Zone di Comfort dal quale tutti noi possiamo trarre enorme beneficio. Tornando alle due mentalità – statica e dinamica – è ovvio che quasi nessuno ha il 100% di mentalità fissa o il 100% di mentalità crescita. Ognuno di noi è un affascinante e unica combinazione dei due tipi di mentalità.

Non è importante da dove si parte. Ciò che è fondamentale è lavorare su se stessi. Orientarsi verso una mentalità di crescita può avere un profondo effetto sul modo in cui ci avviciniamo a tanti aspetti della nostra vita. Orientarsi verso una mentalità di crescita è un processo. Ne parleremo molto nei prossimi mesi e lo affronteremo – in pieno stile shake-up – non parlando di cambiamenti repentini dalla sera alla mattina, ma di piccoli passi, piccoli gesti, piccoli momenti.

Torniamo al nostro test

Torniamo al test con cui abbiamo aperto l’articolo in cui avete immaginato una situazione di difficoltà e le vostre sensazioni. Riuscite a riconoscere i tratti della vostra mentalità? Quale mentalità prevaleva? Una mentalità fissa come quella di una parte dei bambini della ricerca di Dweck che riteneva che la sfida fosse una catastrofe? O una mentalità di crescita come quella prevalente nell’altro gruppo di bambini capaci di abbracciare la prova vivendola come un’opportunità per imparare?

Imparare a leggere il nostro approccio è il primo passo. In situazioni difficili in cui proviamo ansia, stress e un senso di sfiducia, proviamo a fare un passo indietro. Cerchiamo di capire qual è la mentalità che sta dominando e come questa mentalità stia alimentando le nostre emozioni.

E qui entra in gioco il nostro shake-up. Proviamo a cambiare la prospettiva, proviamo a guardare la difficoltà, la sfida, il compito che proprio non riusciamo a svolgere, con una mentalità di crescita. Iniziamo a chiederci cosa possiamo imparare dall’esperienza, come ci sentiremo dopo che avremo imparato qualcosa di nuovo, più forti, più saggi o semplicemente meglio.

Avere consapevolezza del fatto che la nostra abilità può essere sviluppata rappresenta non solo il primo passo ma ha anche implicazioni importanti. Significa guardare con occhi aperti al mondo, alla sua complessità, all’enorme opportunità che abbiamo per imparare, crescere e migliorare. Significa abbracciare l’opportunità di lavorare costantemente, giorno dopo giorno per espandere le nostre varie Zone di Comfort. Significa non vivere il cambiamento come una minaccia. Significa provare qualcosa di nuovo e non abbattersi per non essere immediatamente bravi o perfetti.

C’è una parola magica nell’approccio di Carol che dovremmo ripeterci costantemente: yet / non ancora. Tutte le volte in cui ci troviamo di fronte ad una delle situazioni che avete immaginato sopra, tutte le volte che nel provare qualcosa di nuovo, di difficile, di diverso non riusciamo completamente nell’impresa, proviamo a pensare che non ci siamo riusciti ancora.

Abbracciare il cambiamento, essere più preparati a cambiare passa anche attraverso il nostro mindset. È possibile allenarsi a cambiare? Con il giusto mindset certo che possiamo, no?

Photo by Erik Mclean on Unsplash


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