Cambiamento climatico: la sfida #ShakeUppersActNow

Shake-uppers e aspiranti shake-uppers siete pronti per una sfida?

Ci siamo appena lasciati alle spalle un’altra settimana molto vivace dal punto di vista dell’attivismo in chiave climate change. Un’altra settimana fatta di forte partecipazione – le stime parlano di un milione di presenze allo sciopero del 27 Settembre in Italia, pari al 1,65% dell’intera popolazione (eravamo allo 0,5% con le iniziative del 20 Settembre).

Una settimana fatta anche di Global Summit, di conversazioni digitali, domande, dubbi e obiezioni. Si perché il problema del cambiamento climatico tocca la coscienza di ognuno di noi in modo differente. Ispira e motiva all’azione più o meno efficacemente.

La minaccia è reale, ma il senso di urgenza e la sensazione di opportunità sono estremamente soggettivi.

Come aspirante shake-upper, credo che il mio ruolo sia quello di informarmi attivamente, discutere, e promuovere una conversazione open-minded. Solo aumentando conoscenza e considerazione potremmo creare le condizioni per avere un impatto.

Qui e ora, abbiamo la possibilità di fare la differenza. Partendo da una semplice sfida – che ho chiamato #ShakeUppersActNow – possiamo innescare il volano del cambiamento e dare il nostro contributo individuale. Siete pronti ad accettare la sfida?

Cambiamento climatico e cambiamento personale

Il mio punto di vista sul cambiamento climatico riflette il mio punto di vista quando parlo di cambiamento personale e di espansione – non di salto – fuori dalla nostra zona di comfort.

Io credo nel potere che tutti noi abbiamo di crescere e migliorare nel corso della nostra intera esistenza. Stimo quell’approccio mentale votato alla crescita, il growth mindset, di tutti coloro che sono aperti a scoprire di più, a capire meglio, a riflettere e a lavorare su se stessi – sulle proprie convinzioni, sui propri pensieri e sulle proprie azioni – per fare accadere le cose e abbracciare così il cambiamento. Stimo chi è aperto al dialogo, allo scambio di conoscenze e al confronto.

Quando parliamo di cambiamento climatico, credo che esistano responsabilità “macro” che come tali passano sopra le nostre teste. Responsabilità molto più grandi di noi e per le quali possiamo confidare nell’etica, nella professionalità e nell’integrità di coloro che hanno il potere di cambiare le cose. Se sappiamo – se sentiamo – che ciò che viene fatto non è abbastanza, credo anche che abbiamo il diritto e la responsabilità di farci vedere, di farci sentire, di marciare, protestare e provare ad avere un’influenza, facendo crescere l’attenzione sul tema.

Così come quando parliamo di cambiamento personale, anche quando trattiamo il cambiamento climatico credo però che ci siano anche responsabilità “micro” che ci riguardano tutti come singoli individui.

Ogni giorno, ognuno di noi prende più o meno consapevolmente decine e decine di micro decisioni. Ognuno di noi è il protagonista di decine e decine di micro azioni che hanno un impatto sull’ambiente. E mentre in modo abbastanza egoistico tendiamo spesso a pensare che la nostra azione individuale non conti abbastanza, questo non è così. È sbagliato. Anche una singola azione moltiplicata per 7.53 bilioni di persone nel mondo, ha il potere di avere un impatto. Non è la mia opinione; è matematica.

Invece di pensare “tanto così fan tutti” e giustificare un comportamento inconsapevole, è tempo di fare shake-up e di iniziare da: “questo è ciò che posso fare.”

Gli shake-uppers

Mi piace pensare di essere un’aspirante shake-upper. Gli shake-uppers sono coloro che comprendono il bisogno di cambiare e sono pronti ad abbracciare il cambiamento. Sono coloro che agiscono. Lo fanno partendo dalle micro-decisioni, dai micro-momenti e dalle micro-attività della loro vita quotidiana.

Il nostro ruolo – shake-uppers – è quello di muoverci e di farlo ora. Di iniziare, di aumentare il nostro impegno, di fare di più, di fare meglio. Meglio di ciò che abbiamo fatto finora, meglio di ciò che abbiamo fatto fino a ieri. Non si tratta di ambire alla perfezione. Non saremo perfetti e non è neanche questo l’obiettivo. Faremo degli errori dai quali impareremo. Impareremo come modificare i nostri comportamenti e le nostre abitudini partendo dalle piccole cose – dal micro – per alimentare un grande cambiamento.

Unitevi a me nel provare a diventare shake-uppers. Unitevi a me nel provare a cambiare voi stessi per cambiare il mondo (si, ho detto proprio cambiare il mondo!).

È tempo di una sfida!

La sfida ActNow: una chiamata all’azione globale per il clima

È tempo di passare dai massimi sistemi a qualcosa di tangibile e concreto. Se uno degli ostacoli del passare all’azione è una mancanza di idee e di attività da svolgere nel quotidiano niente paura: ho trovato ciò che può fare al caso nostro. Si chiama ActNow.

ActNow è un’iniziativa delle Nazioni Unite. Una sorta di chiamata all’azione per il clima rivolta ad individui provenienti da tutto il mondo. La campagna ha l’obiettivo fondamentale di incrementare la conoscenza, la consapevolezza e di spingere all’azione per accelerare l’implementazione dell’accordo di Parigi sul cambiamento climatico.

ActNow è incentrata sull’educazione e incoraggia all’azione andando ad intervenire sui modelli di consumo. È provando a cambiare – o ad aggiustare – le nostre abitudini, le nostre routine quotidiane facendo scelte più consapevoli e meno impattanti sull’ambiente che ci circonda, che come popolazione mondiale somma di tanti micro, possiamo avere un impatto positivo sul cambiamento climatico.

ActNow pone l’accento proprio sull’importanza delle azioni individuali che nel loro complesso costituiscono le azioni della collettività e sul loro impatto, in un momento storico così importante per il futuro del nostro pianeta. Più individui singoli iniziano ad agire, maggiore è l’impatto.

La campagna ufficiale si è appena conclusa in occasione del Climate Action Summit ma come aspiranti shake-uppers non ci facciamo di certo fermare da questo. Ho deciso infatti di partire proprio dalle dieci azioni identificate dall’iniziativa delle Nazioni Unite che possiamo svolgere in modo molto più consapevole ogni giorno per lanciare la sfida: #ShakeUppersActNow

Come partecipare alla sfida #ShakeUppersActNow?

Partecipare alla sfida significa compiere delle azioni concrete. Partecipare alla sfida significa lavorare su noi stessi per acquisire una nuova consapevolezza nei confronti del rispetto dell’ambiente e adattare i nostri comportamenti. Partecipare alla sfida è facile, divertente e appagante.

Ecco cosa bisogna fare:

Selezionare una o più azioni dalla lista delle dieci attività identificate dalle Nazioni Unite (trovate la lista alla fine di questo articolo)
Integrare l’azione o le azioni nella nostra vita quotidiana per almeno 21 giorni
Condividere le nostre azioni – e provare ad influenzare gli altri – usando l’hashtag #ShakeUppersActNow su Instagram e/o Facebook

Perché 21 giorni? Beh alcune importanti ricerche suggeriscono che per avere un impatto sui nostri comportamenti un’azione dovrebbe essere ripetuta per almeno 21 giorni. Accettare la sfida e concentrarsi consapevolmente per 21 giorni a cambiare qualche nostra abitudine e costruire comportamenti consapevoli può essere un importante punto di partenza per attivare un volano positivo votato al cambiamento. È un piccolo – micro – contributo.

Abbiamo nelle nostre mani un grosso potere: quello di avere un impatto sul cambiamento climatico. Piccoli cambiamenti possono contribuire a fare una grande differenza – lo abbiamo visto con la teoria delle finestre rotte – iniziamo a riparare qualche vetro, iniziamo a farlo tutti. Insieme possiamo fare la differenza.

Allora pronti per la sfida? La #ShakeUppersActNow vi aspetta!

Photo by Hello I’m Nik 🇬🇧 on Unsplash