Martin Luther King, le Sardine e altre Storie di Push-Pull

Ispirazione

Articolo di Paolo Di Bello

Rosa Parks, Martin Luther King Jr., Greta Thunberg e tanti altri, sono coloro che hanno innescato rivoluzioni e rimescolamenti sociali che hanno allargato la comfort zone in cui languivano milioni di individui, cambiando il mondo e rendendolo più vivibile.

Mi sono però sempre chiesto se loro siano stati una scintilla individuale, oppure le persone giuste al momento giusto, quelle capaci di cogliere e interpretare un bisogno diffuso in quel momento, ma ancora inespresso.

Il discorso “I have a dream”, cinquant’anni prima, avrebbe avuto la medesima importanza?

Sardine & Martin Luther King Jr

La Storia si dipana come una coperta: troppo corta per coprirci nelle notti d’inverno, viene continuamente tirata prima sulle spalle, per poi essere subito spinta dai piedi in basso, a coprire le gambe, in un continuo push/pull.

E così è la storia delle conquiste culturali: un continuo push/pull che, partendo dal singolo individuo, diventa un fenomeno di massa capace a sua volta di modificare i comportamenti di altri singoli individui. O viceversa.

Ed è proprio questa la riflessione che oggi mi sento di fare a proposito del movimento delle Sardine.

I quattro ragazzi di Bologna hanno colto una grande, ma inespressa, esigenza di massa: il ritorno a linguaggi e modi più civili, gentili ed educati, la richiesta di maggiore onestà intellettuale, il rifiuto delle intolleranze e delle violenze…

È bastato solo averlo detto per generare nella gente il desiderio di cambiare e la voglia di manifestare pacificamente e col sorriso.

Un vero push/pull: dal micro-cosmo di quattro studenti alle piazze stracolme di persone a Bologna e nel resto d’Italia; e dal macro-cosmo di quelle folle al micro-cosmo dei singoli futuri sostenitori.

Sardine & Martin Luther King Jr

Non bisogna mai temere di non essere i primi a lanciare un’idea, così come non bisogna mai sentirsi sminuiti dal partecipare. Non è una competizione. Ciascuno dei personaggi che ho citato all’inizio infatti, non avrebbe potuto vincere grandi battaglie se fosse restato da solo.

“I have a dream”, disse Martin Luther King. E in quello stesso momento quel sogno fu fatto proprio anche da milioni di americani bianchi. Fu un sogno al quale la storia non poté sottrarsi.

In un mondo che cambia, colui che sa cambiar se stesso può cambiare il mondo.

Photo by Matt Palmer on Unsplash

Comfort Zone Shake-Up

E tu? Credi alla scintilla individuale, oppure alle persone giuste al momento giusto? 

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In un mondo che cambia con una velocità e una portata inimmaginabili, noi di Comfort Zone Shake-Up crediamo che sia necessario riprendere il controllo della propria vita e provare ad essere la migliore espressione di noi stessi.

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È un catalizzatore per persone dinamiche con cui esplorare, esperimentare ed espandere la propria zona di benessere.

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