Ma cosa Significa fare “Shake-Up” della nostra Comfort Zone?

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Partiamo da qui. Partiamo da “Shake-Up.” Cosa potrà mai significare fare “Shake-Up” della nostra Zona di Comfort? Perché chiamare un progetto proprio “Comfort Zone Shake-Up?”

Parcheggiamo per ora la metafora della Zona di Comfort (ci torneremo presto non preoccupatevi) e parliamo proprio di “Shake-Up.” Cosa significa? Com’è nata l’idea? Come interiorizzare e personalizzare questo concetto per usarlo nella vita di ogni giorno?

Lo vediamo insieme in questo articolo tratto dall’introduzione al modulo formativo “Come presentare un progetto” del Brand Festival 2019 di Jesi nelle Marche.

C’è un venerdì di traffico sulla via del ritorno dal lavoro tra il New Jersey e New York che non dimenticherò facilmente. È il giorno in cui, dall’ennesimo brainstorming con il mio collega e amico Roman è nato Comfort Zone Shake-Up.

Avevo questa idea in testa di voler parlare di cambiamento e di quanto sia importante porsi nella miglior condizione per abbracciarlo. Mi piaceva molto la metafora della Zona di Comfort. Volevo usarla in modo nuovo e volevo un nome che fosse rilevante anche per un pubblico americano. Chi meglio di Roman con il suo punto di vista di millennial americano poteva aiutarmi nell’impresa? Avevamo passato in rassegna non so quante opzioni quando ha buttato lì “Shake-Up.”

La mia mente ha immediatamente aperto il file “Inglese-Italiano” trovando una prima risposta non accuratissima e un’immagine. Una bella immagine grande, nitida e molto chiara: quella di un milk-shake. Un milk-shake cremoso, invitante, rosa e con tanto di ciliegina. Uno dei simboli forse più scontati dell’America per non americani fatta di Grease, Footloose, and Happy Days.

Comfort Zone Shake-Up - Milkshake

Poi ho aperto il dizionario Inglese-Italiano per il significato più accurato di Shake-Up. In Inglese “Shake-Up” vuol dire “radicale riorganizzazione.” Come sinonimi possiamo far riferimento a “ristrutturare, riorganizzare, cambiare, rinnovare, innovare, trasformare, ridisegnare, migliorare.” Avevamo trovato il nome del progetto: Comfort Zone Shake-Up.

Cosa significa allora fare “Shake-Up” della nostra Comfort Zone? Significa provare a riorganizzare, rinnovare, cambiare, migliorare la nostra vita.

Torniamo per un attimo al milk-shake e proviamo a riflettere su cosa sia in realtà un milk-shake. Un milk-shake è la combinazione di una serie di ingredienti e di uno shaker, semplice no?

Per ottenere un buon milk-shake, diversi ingredienti devono passare un’importante fase di “shakeraggio.” Possiamo usare diversi ingredienti, un diverso mix degli stessi ingredienti, una diversa ricetta ma l’essenza del processo rimane la stessa.

Proviamo ora a modificare figurativamente gli ingredienti. Al posto di frutta, latte e zucchero, pensiamo ad elementi come abitudini, gestione del tempo, attitudine, forma mentis, solo per citare alcuni. Anche qui la lista degli ingredienti, il mix, e la ricetta sono tutti elementi estremamente personali e diversi per ognuno di noi. È il processo che ci interessa.

Dallo “Shake-Up” di alcuni degli ingredienti della nostra vita possiamo ottenere un risultato veramente speciale e invitante, proprio come un bel milk-shake. E se non amate il milk-shake potete sempre optare per un sano frullato di frulla 😉

Comfort Zone Shake-Up - Ingredienti

Perché fare “Shake-Up” della mia Zona di Comfort?

Se state pensando “Perché mai dovrei fare Shake-Up della mia Zona di Comfort? Io, infondo sto molto bene così!” Provate a seguire questa mia considerazione.

“Infondo sto bene così, è comodo, conosco bene cosa fare, come farlo e quando” è molto spesso anche la mia reazione. È la mia risposta alla miriade di stimoli di una tipica giornata. È una sorta di reazione istintiva.

Poi però c’è un’altra considerazione che emerge, pronta a scardinare l’iniziale istinto di conservazione. La ragione che mi spinge a esplorare il cambiamento è la sua inevitabilità. Si, il cambiamento è inevitabile.

Il mondo che ci circonda cambia costantemente e lo fa oggi ad una velocità e con una portata come niente prima d’ora. Noi cambiamo costantemente. Cambia il nostro corpo, cambia la nostra mente, le nostre esigenze cambiano, così come le nostre priorità e perché no il nostro scopo nella vita.

Non possiamo evitare nulla di tutto questo. Possiamo impegnarci ad esplorare il nostro modo di abbracciare il cambiamento, per approcciarlo con la giusta attitudine, per capirlo e per trarne il meglio per la nostra vita e per la vita di chi ci circonda.

Comfort Zone Shake-Up è un invito a ristrutturare il modo in cui guardiamo e affrontiamo il cambiamento. Mi sono spesso chiesta: ma è possibile essere più preparati a cambiare? È possibile allenarsi a cambiare?

Si parla molto di Comfort Zone e di come uscire, saltare fuori dalla propria Zona di Comfort. Mi piace pensare ad una prospettiva diversa.

Mi piace pensare di espandere le nostre varie Zone di Comfort. Mi piace pensare ad un approccio più consapevole nelle piccole cose di ogni giorno, nei piccoli momenti. Mi piace pensare di partire da qui per allenarci a cambiare.

Comfort Zone Shake-Up - Iniziamo a fare shake-up!

È possibile allenarci a cambiare? Direi proprio di sì. Siete con me?

Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash


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Commenti su Ma cosa Significa fare “Shake-Up” della nostra Comfort Zone?

  1. Gestione del tempo e confort zone concetti e idee interessanti. Complimenti per l’articolo e il sito nella sua totalità. Veramente bello.
    Non trovi che certi concetti in molte persone destabilizzano e spaventano?

    1. Ciao Fabio! Prima di tutto grazie. Mi fa molto piacere che il sito ti piaccia 🙂
      Parlare di cambiamento può spaventare e spaventa sicuramente. Ovviamente ognuno di noi è unico nel suo genere e ci sono una varietà di opinioni e atteggiamenti che vanno rispettati. Io credo che il non cambiare non sia un’opzione nella nostra vita (e non credo lo sia mai stata neanche in passato). Cambiamo tutti costantemente e senza soluzione di continuità (basti pensare al nostro corpo). Abbracciare il cambiamento, avere un’attitudine al cambiamento positiva sta a noi e credo ci si possa “allenare” partendo dalle piccole cose. E abbiamo una marea di opzioni dalle quali iniziare.